giovedì 18 marzo 2021

Diario Romano: Le ciclabili devono avere un nome ben preciso

 

l'articolo su Diario Romano

Approfitto dell'articolo di Marco Latini (che ringrazio per la citazione) su Diario Romano (link) che tratta un tema che mi sta a cuore da tempo.

Ho estratto dal sito di Diario Romano la parte che riguarda direttamente questo blog, ma il resto dovete assolutamente leggerlo, insieme agli altri articoli della rubrica dedicata alla mobilità ciclabile, e vista l'impegno per la città gli articoli di Diario Romano in generale, anche se non sempre li condivido.

Con Marco ci conosciamo da anni, entrambi siamo ciclopendolari quotidiani e (per oltre un decennio) ci siamo impegnati insieme ad altri Ciclomobilisti per cercare di migliorare le condizioni per chi usa la bici e per chi vorrebbe usarla ma ancora non osa.

Riporto questo pezzo di articolo, sia come screenshot che come testo, non per autolusinga o orgoglio, ma perché offre una grande opportunità di visibilità a Ciclabili a Roma che è nato per informare, in modo né ideologico né apologetico, sulle possibilità offerte dalle infrastrutture ciclabili: ciclabili, percorsi alternativi, parcheggi ecc.,

Ogni segnalazione, del sito e/o delle mappe ciclabili, offre una possibilità in più ai romani, non certo a me che lo curo.

Quindi ringrazio con calalore Diario Romano e Marco.


"Un ottimo sito, aggiornato costantemente, sullo stato delle ciclabili e che ne riporta la quasi totalità è http://ciclabiliaroma.blogspot.com/, realizzato da Bikediablo, ciclo-attivista di lungo corso e molto attento nel documentarsi di persona o per mezzo di altri, per evitare di fornire informazioni non precise (contribuite con vostre segnalazioni!).

Uno dei meriti di questo sito (oltre alla mappatura delle ciclabili, degli stalli e dei passaggi utilizzabili) è quello di aver iniziato  a battezzare le attuali ciclabili, quelle realizzate in via transitoria e quelle in corso di costruzione, con lo scopo di poter usare anche degli hashtag sui social per facilitare le segnalazioni, individuare le interruzioni o le novità in merito alle ciclabili più utilizzate. L’interessato troverà un codice XX e numero per indicare una pista oltre all’indicazione toponomastica. Una delle più recenti è la XX32- Via del Tritone / Traforo Umberto I.
C’è necessità di dare un nome ben preciso alle piste anche per costruire una vera mappa che possa essere diffusa al pari di quanto avviene per le altre forme di trasporto. Esistono mappe delle linee metro, della rete di bus, delle arterie stradali e non si comprende perché le ciclabili non debbano essere agevolmente riconosciute."


In realtà l'articolo non parla solo della nomenclatura, ma anche e soprattutto della incapacità cronica di stabilire degli standard di realizzazione ed di utilizzo delle ciclabili e della mobilità ciclabile in genearale.

Obbligatorietà di percorrerle, promiscuità con pedoni ed altri mezzi (sopratutto quelli elettrici), velocità minima e massima consentita, attraversamenti ecc.

Marco Latini come al solito studia, approfondisce e poi elargisce conoscenza e soprattutto riferimenti per informarsi autonomamente e indirizzi sulla strada da seguire... seguitelo !



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