venerdì 29 luglio 2011

Parigi, Londra persino Milano sono attive. Roma è ferma al palo anzi retrocede

  • Parigi con un sindaco di sinistra Bertrand Delanoë (Socialista) ha lanciato un piano 2010-2014, velib (il bike sharing), quartieri ciclabili, piste, contraflow (contromano solo per i ciclisti), intermodalità;
  • Londra con un sindaco di destra Boris Johnson (Conservatore) sindaco dal 2008 (come Alemanno) oltre a girare in bici (come il premier Cameron, compagno di partito) si è dato molto da fare e nonostante tutto è pungolato dai ciclisti urbani locali a fare meglio;
  • a Milano a poche settimane dopo l'elezione di un sindaco di sinistra Giuliano Pisapia (SEL) il neo-assessore alla mobilità (non quello dell'ambiente come avviene a Roma) è già intervenuto con azioni (paletti, dissuasori) per proteggere le poche piste esistenti e comunque sia il suo predecessore, il sindaco uscente Sindaco Letizia Moratti aveva avviato un servizio di bike sharing (BikeMi) con risultati molto conformanti.
Parigi:  il riformista Bertrand Delanoë
Londra: il conservatore Boris Johnson

Insomma un po' ovunque nelle città europee destra o sinistra sono attive anche per la mobilità ciclabile, mentre a Roma alla pomposa presentazione del Piano Quadro della Ciclabilità del maggio 2010 non è seguito alcun intervento concreto a livello di approvazione e finanziamento del Piano.
Anzi le piste ciclabili finanziate dalle giunte precedenti sono state definanziate, anche quelle come la Dorsale Nomentana, che sarebbero altamente strategiche per la mobilità in generale.
Agli inizia del 2011 con la giunta Alemanno bis e l'avvento dell'Assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma si era avuto un piccolo salto di qualità, puntualmente e positivamente valutato dai ciclisti urbani con aumento dei fruitori e quindi degli abbonamenti e dei biglietti consumati:
  • aumento dei giorni ed orari di accesso in Metropolitana (A,B e Lido) con le bici normali (sabato tutto il giorno, 1 ora in più la sera nei feriali)
  • accesso per le bici pieghevoli tutta la giornata sulla Metropolitana (A,B e Lido), cosa prima vietata.
Addirittura il 20 aprile 2011 alla vigilia del weekend da bollino nero con la coincidenza della beatificazione di Giovanni Paolo II e del Concertone del I° Maggio, ci era stato promesso che superato quel picco di impegno non solo l'Assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma avrebbe continuato a vagliare ed attuare nuove iniziative in favore della bicicletta, ma anche l'Assessore con delega per la ciclabilità (che a Roma è l'assessore all'Ambiente) Marco isconti sembrava aver compreso che occorreva fare qualcosa (anche solo manutenzione ed iniziative a costo zero, non solo nuove piste) per rilanciare la mobilità ciclabile e coinvolto Fabrizio Ghera (lavori pubblici) e addirittura Luca Gramazio capogruppo PDL (maggioranza) al Consiglio Comunale impegnandosi a tutta una serie di adempimenti culminanti con l'approvazione ed il finanziamento del Piano Quadro della Ciclabilità entro fine giugno!

Sappiamo bene come è andata, il tutto si è spento allo scadere dell'ultima delle promesse quella appunto della approvazione e del finanziamento, che per il 2012 sarà di ben 45.000 euro (45 mila euro) ... il costo di un garage monoposto.

Alle proteste dei Ciclomobilisti e del Coordinamento di Traffico si Muore, e su richiesta  del Coordinamento Roma Ciclabile l'assessore Visconti aveva convocato un incontro per il 26 luglio 2011 (!) non si sa bene con quale intenzioni, visto che era palese il mancato rispetto di TUTTE le promesse fatte in materia di ciclabilità... L'incontro che è stato poi disdettato con una settimana di anticipo e rimandato a data da destinarsi. 

Ricapitolando:
C'è da dire che non solo i politici ma anche i tecnici non hanno brillato in questo contesto, l'Ufficio Biciclette è praticamente inestistente (nessuna risposta, nessun intervento), ed anche il neo-responsabile alla Manutenzione delle Piste Ciclabili il quale dopo aver chiesto fiducia e pazienza almeno fino a metà giugno, fiducia e pazienza puntualmente accordate dai ciclisti urbani, si è defilato e non si vede traccia di interventi in positivo.

Questo è il conto della serva non antagonismo o preconcetto politico.

Nel frattempo a Roma a causa del mancato rispetto del codice della strada ed all'aumento del traffico, aumentano gli incidenti stradali ed i morti: pedoni, ciclisti, motociclisti ed automobilisti.

Tutto questo è di destra o di sinistra ?

mercoledì 27 luglio 2011

Mercoledì 27 luglio 2011: inaugurazione passeggiata ciclopedonale dell'Acquedotto Alessandrino

locandina dell'evento
Oggi pomeriggio a via degli Olmi angolo via delle Fragole alle 18.30 ci sarà:
'"inaugurazione della passeggiata ciclo-pedonale dell'Acquedotto Alessandrino"
apparentemente una bella notizia per i ciclisti urbani e comunque per chi si sposta in bicicletta, ma un piccolo sopralluogo preliminare di un partecipante al forum dei Ciclomobilisti ci offre un ulteriore assurdo dettaglio al quadro desolante della pseudo-ciclabilità romana. Anche stavolta protagonisti i municipi che sembrano voler competere al ribasso con il Campidoglio per quanto riguarda l'attenzione per la mobilità ciclabile, riempiendosi la  bocca ed il volantino con l'aggettivo ciclabile, laddove si tratta di posti assolutamente inadeguati all'utilizzo della bicicletta, neanche con una mountain bike.

rampa di lancio in legno ?
vialetti ad ostacoli

martedì 26 luglio 2011

Furio Camillo: ci mancavano i lavori di rifacimento facciate

Non bastavano l'asfalto in disfacimento e rifatto male, cartelloni, motorini, automobili, furgoni e mezzi dell'AMA parcheggiati sulla pista e sugli attraversamenti. Ora ci si mettono anche con i lavori di restaturo della facciata del palazzo, per carità se è necessario chi dice nulla, ma ovviamente nessun preavviso, nessuna informazione sulla durata dell'occupazione o percorso alternativo...

il ragno e le transenne
... ultimamente anche il bar all'angolo di via Niso mette i tavolini e le sedie sul marciapiedi occupando parzialmente anche la ciclabile.
Questa sarebbe Roma Capitale...

lunedì 25 luglio 2011

Ciclabile Colombo: possiamo dire che la manutenzione non c'è ?

Tanto per iniziare: il paletto rotto alla base che avevo segnalato 10 maggio scorso sul blog e di cui avevo parlato personalmente (in un incontro congiunto Ciclomobilisti-Coordinamento DTSM), al nuovo incaricato della manutenzione Dott. Velli, è ancora nelle medesime condizioni.
Il paletto sostiene la recinzione del giardino pubblico all'angolo fra Cristoforo Colombo e via Vedana, che incombe sulla pista ciclabile ed è pericoloso sia per i ciclisti che per i bambini del giardino, anche perchè la rottura pone il carico sui paletti limitrofi che potrebbero rompersi anch'essi sotto il peso.
Quindi sono passati due mesi dalla segnalazione ed oltre uno dalla data che Velli ci aveva fornito come riferimento per l'inizio delle manutenzioni da lui gestite direttamente, ossia la metà di giugno.

paletto rotto alla base
Inoltre la pista è sporca in particolare nell'area di fronte alla ex-fiera di Roma e nel tratto che va dall'inizio di via Palos fino all'incrocio con via Cilicia. Le piante che costeggiano il percorso non sono state potate né all'altezza di Piazza Ardigò, né lungo il tratto che va dalle Mura Aureliane a piazza Numa Pompilio, dove addirittura ora le radici stanno invadendo il tratto in salita. Ho esaurito lo spazio per le foto sul cellulare... ma ci sarebbe da fare un mega album di magagne... ed anche la pazienza è finita.

mercoledì 13 luglio 2011

Ciclabilità romana - lettera aperta agli amministratori ed alla città

Pubblico di seguito email e lettera inviata dal gruppo Ciclomobilisti (me compreso) e dal coordinamento Di Traffico Si Muore all'indirizzo del Sindaco di Roma e degli Assessori competenti relativamente allo stato dell'arte delle attività intraprese dalla attuale giunta rispetto alla mobilità ciclabile. 
Sotto riporto il testo della e-mail, la lettera allegata è disponibile a questo indirizzo: allegato
"Egregio Sindaco di Roma,
Egregi Assessori,

Il 20 aprile scorso in un incontro presso l’Assessorato all’Ambiente alla presenza degli Assessori Visconti ed Aurigemma, di un delegato dell’Assessore Ghera e del capogruppo PDL al Consiglio Municipale Luca Gramazio, erano state fatte precise affermazioni circa l’approvazione del Piano Quadro della Mobilità entro fine giugno 2011, oltre a numerose promesse circa la messa in atto di azioni a costo zero per favorire la mobilità ciclabile della Capitale.

In occasione di tale incontro l'Amministrazione si impegnò formalmente ad adempiere ad una serie di richieste delle associazioni presenti, ma purtroppo riscontriamo che da Aprile ad oggi poco o nulla è stato fatto e anzi si è ulteriormente perso valore della ciclabilità sulle piste esistenti che sono state (e sono) occupate, danneggiate, sfruttate come parcheggio o peggio come aree da svendere per le solite "feste estive", senza alcuna considerazione per gli utenti della mobilità dolce.

Ed infine nulla, neanche una parola verso chi in questi anni si è sforzato di capire, di dialogare, di superare qualunque appiglio potesse essere considerato di ostacolo alla realizzazione di un piano per la mobilità ciclistica.
Nemmeno i decantati tavoli unificati interassessorato per individuare soluzioni pratiche ed a costo basso o nullo, di cui ne è stato convocato l'ennesimo per il prossimo 26 luglio, hanno prodotto alcunchè da parte dell'Amministrazione.

In allegato inviamo l'elenco degli impegni che erano stati presi e lo stato di avanzamento delle attività punto per punto, al quale ci auguriamo vorrete dare finalmente una risposta seria ed adeguata, non con le solite promesse e rinvii, ma con i fatti concreti.

Distinti saluti

gruppo Ciclomobilisti - coordinamento Di Traffico Si Muore
"