Storia della schedatura delle ciclabili romane



Roma in Bici
(la mappa storica - versione 2002)

Ve la ricordate la mappa delle ciclabili che veniva distribuita a suo tempo ? 

Primi anni 2000, l'epoca d'oro dell'informazione

Quella in copertina dovrebbe risalire al 2020, ma nel settembre 2005 fu prodotta una nuova mappa (sempre su base Lozzi & Rossi S.r.l) con il logo del comune, la mappa è ancora (wow!) scaricabile in formato PDF dal sito del Comune di Roma (link).

La Legenda della mappa di Settembre 2005

 
L'introduzione di Dario Esposito

E in giro per Roma sulle ciclabili furono posizionali cartelli indicatori (questo si trova sulla Dorsale Aniene all'altezza di Villa Glori).

Cartello informativo a cura del
Dipartimento X - Ufficio Mobilità Ciclistica
(Dorsale Anienne altezza di Villa Glori)

A questo si aggiungeva un sito, rivoluzionario per l'epoca, dell'Assessorato all'Ambiente in cui era presente lo stesso elenco di ciclabili con il dettaglio delle vie attraversate.
Insomma un bell'impegno da parte del Campidoglio per promuovere la mobilità ciclabile, o almeno l'uso della bicicletta, soprattutto se paragonato a quello svogliato o comunque raffazzonato di chi è venuto dopo.

RomaPedala 

RomaPedala, il blog dei ciclisti romani come citava orgogliosamente il sottotitolo (link), nell'ottobre del 2005 pubblica un post con la mappa di cui sopra (link) e i link ai reportage effettuati da SempreOltre o da altri ciclisti romani che collaboravano al sito.
Il blog proseguì fino 2012, anno in cui la piattaforma Splinder chiuse i battenti, ma negli articoli nessuno dava peso alle numerazioni, in quanto le ciclabili erano ancora relativamente poche, non collegate e non c'era problema ad individuarla con il solo nome.

Le mappe di Caio Fabricius per il BMF
(Bicycle Mobility Forum)   (2007)

La mappa della Ciclabile Tevere realizzata da Caio Fabricius per il BMF (Bicycle Mobility Forum) (link), è un primo esempio di segmentazione dei percorsi. All'epoca non c'era ancora Google Maps come lo conosciamo oggi e non c'erano gli smarphone, quindi Caio decise di mappare "a pezzi" la Ciclabile Tevere  per evidenziare le distanze, le "uscite", i raccordi con altre informazioni, ad esempio:

"3° Ponte 1951 - C.so Francia (Cassia-Flaminia). La ciclovia passa sotto un arco del ponte, ma bisogna scendere una rampa e risalire. Bus 32,69,200,201,220,222,223,224,232"

Un lavoro incredibile, solo lui che ne percorreva un lungo tratto tutti i giorni per andare al lavoro (da Appio Latino a "Due Ponti") poteva descriverlo così. E comunque usava la bici per muoversi a Roma.

Le mappe autoprodotte di Caio Fabricius/Bikediablo per il BMF e RomaPedala (2007/2008)

Rimasi colpito dal lavoro di Caio e decisi di renderlo grafico imitando le cartine delle metropolitana di Londra con tracciati schematici e:

  • Numerazione (premettendo alla codifica di RomaInBici, una C per i percorsi su strada, una V per i percorssi nel verde)
  • i nodi di scambio fra le ciclabili
  • i collegamenti con Tram/Metro/Ferrovia 
  • punti di noleggio e assisenza bici
  • parcheggi
  • fontanelle

Esempio di Mappa Autoprodotta

Ciclabili a Roma e Google Maps. (2008)

Nello stesso periodo (7.8.2008) nascevano questo blog, Ciclabili a Roma (link) e l'embrione delle Mappe su Google (link), dove le ciclabili non erano ancora numerate.
Senza rinnegare l'opera di RomaPedala o del BMF decisi di creare il blog come spin-off dedicato solo alle ciclabili, con il senno di poi con questa operazione salvai parecchie delle competenze raccolte dai due progetti derivanti.

Forum dei Ciclomobilisti (2009) 

Ad ottobre 2009 decisi di creare un forum, spin-off di quello di Cicloappuntamenti (link), qui inizio finalmente un'operazione di analisi di ciclabili e percorsi alternativi con la partecipazione di tanti ciclisti, che mutarono la propria categorizzazione in Ciclomobilisti.
Un'area del forum dedicata esplicitamente alla raccolta di info sulle ciclabili (link) e (link) foraggiò le mappe ed il blog. Nonostante l'esperienza del forum e del gruppo di pressione, che portò fra l'altro all'approvazione del Piano Quadro della Mobilità Ciclabile, si siano chiuse continua l'impegno dei singoli componenti.

Monitoraggio dei Ciclomobilisti per l'Agenzia Roma. (2010)

Grazie ad un omologo milanese di Ciclabili a Roma, fui contattato dall'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici del Comune di Roma (link), che apprezzando il lavoro riportato sul blog mi chiese di collaborare al primo monitoraggio delle ciclabili, denominato: INDAGINE SULLE PISTE CICLABILI A ROMA.

Conscio dell'immane lavoro, chiesi aiuto alle realtà cicloattiviste rome, ma nessuna delle "sigle" dell'epoca si interessò alla cosa, ebbi però l'entusiasta appoggio di alcuni singoli (tutti ciclopendolari quotidiani), che parteciparono attivamente:

"Giuseppe Angelo, Giorgia Cribari, Dorizio Ferrari, Roberto Gagliano, Francesca Romana Galli, Fabio Melchiorri, Stefano Orselli, Fabrizio Quaranta, Marco Ricca, Marco Latini, Marco Sparaco"

Coordinato con il gruppo di lavoro dell’Agenzia composto da: Paolo Leon (direzione scientifica) Gabriele Ugolini (supervisione e revisione editoriale) Federico Tomassi (curatore del rapporto)

Qui il video della presentazione dell'edizione 2011 del monitoraggio (link)

Proprio questa indagine diede il via alla numerazione delle ciclabili adottata anche sulla Mappa delle Ciclabili odierna.

Per concludere vi rimando alla pagina della schedatura vera e propria: link

Note:
la mappa riporta il copyright della Cartografia: Lozzi & Rossi, non sono riuscito a trovare riferimenti su internet, se ci leggono li prego di mettersi in contatto, commentando questo post, se li conoscete o avete recapiti internet per favore fatemeli avere. Grazie

2 commenti:

  1. toc toc? come Gatti della Regina stiamo ricostruendo la storia del percorso lungo il Tevere. In tal senso stiamo sfogliando internet alla ricerca di memorie. possiamo sentirci?

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  2. Ciao,
    tutto il materiale in mio possesso l'ho pubblicato.

    Potete provare a consultare i siti linkati alcuni dei quali non esistono più e quindi ora il link punta ad Internet Archive.

    marco

    RispondiElimina

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