venerdì 4 dicembre 2020

03 - Dorsale Aniene: a tratti e senza preavviso.

 

Foto dal profilo FB di Angelo Diario (link)
(Presidente commissione "Sport, benessere e qualità della vita")

In un commento ricevuto proprio oggi su questo blog era scritto:

"[...] trovo assurdo che questa utilissima mappa sia realizzata da un privato e non dal Comune, ma questa è Roma [...]"

la mia risposta è che invece esiste una mappa, sul sito di RomaMobilità (link), anche se io la trovo troppo asettica e non fornisce né un colpo d'occhio per capire come muoversi, né è sufficientemente leggibile in strada.

In relatà c'è un grosso problema di codifica, non esiste ancora (che io sappia) una codifica univoca per le dorsali ed i singoli tratti, quella che uso io è dedotta dalla mappa delle ciclabili dell'epoca di Veltroni e dai monitoraggi che abbiamo svolto nel 2010/2011 insieme ad altri Ciclomobilisti volontari.  

Ciò impedisce di evidenziare in modo univoco i tratti e gli interventi, infatti il problema più grande è quello di trovare informazioni aggiornate ed attendibili, documentate da testi e fotografie che ciascuno possa valutare e georeferenziate e correlate fra loro.

Il caso della Dorsale Aniene è emblematico, vediamo i capisaldi ed i vari tronconi di cui è composta:

  • Ponte Tazio: "parte da Ponte Tazio", diciamo tutti così, ma in realtà parte dopo qualche centinaio di metri su Via Val Solda;
  • Sacco Pastore: percorre segue l'andamento dell'Aniene, compiendo una S costeggiando il quartiere Sacco Pastore, tra l'altro è il tratto un tratto molto poco adatto alla mobilità ciclabile vista l'alta percentuale di persone che passeggiano e ci pascolano i cani.
  • Parco delle Valli: all'altezza di Via Valdarno incrocia la Ciclabile Nomentana, e prosegue passando sotto il Ponte delle Valli raggiungendo, su una strada (su cui potrebbero passare anche auto e moto, è capitato, quindi attenzione) molto isolata, Ponte Salario. Di notte ovviamente non è illuminata. E' il tratto che è stato riasfaltato recentemente con grande orgoglio, dalla Sindaca Raggi, i cui addetti alla comunicazione ignorano o fanno fitta di ignorare il fatto che il tratto non arriva a via di Ponte Salario.
  • Prato della Signora: dallo sbocco sulla Salaria (a Ponte Salario) ed attraverso diversi ghirigori (alcuni credo scarsamente illuminati) raggiunge di nuovo via Salaria all'altezza di via Alfredo Catalani.
  • Tratto del distributore: in questo tratto sul marciapiedi, che raggiunge viale Somalia, la segnaletica è sparita da anni e soprattutto davanti al distributore con annesso autolavaggio non è mai stata rispettata ed è pericolosissimo.
  • Attraversamento incrocio Somalia/Salaria: è il tratto visibile nella foto postata da Angelo Diario (che riporto sotto), il problema più grosso di questo tratto è l'arrivo lato Villa ADA.
    Per vari motivi:
    • il marciapiedi è estremamente stretto, due bici che si incrociano in senso contrario sono in grossa difficoltà. 
    • Villa ADA: non c'è un tratto che consentisse realmente il collegamento con l'ingresso di Villa ADA, che ha al suo interno un percorso che raggiunge il Parco Rabin e quindi la ciclabile, che io definisco Dorsale delle Ville Storiche (perché collega Villa ADA e Villa Borghese), su Via Panama.
      Attualmente tutti passano per una discesa in fondo alla quale c'è una micidiale scalinata su cui è ricavato una sorta di scivolo (!) per le bici, ed infine un viale pieno di auto in divieto di fermata mai rimosse.
  • Monte Antenne: il tratto che costeggia la tangenziale, non si è mai capito se effettivamente sia stato riaperto ufficialmente dopo gli interventi di consolidamento della frana che smottava la ciclabile verso il terreno del club sportivo sottostante, ma è evidente lungo il percorso la presenza di altre possibili frane, basta guardare le fenditure nella ciclabile. Ed in effetti dai cartelli risulta che risulta CHIUSO DA ANNI al passaggio, sono presenti cartelli di divieto all'accesso da viale Parioli e all'incrocio con via di Ponte Salario stranamente manca su via Salaria, da via Salaria fino a via di Ponte Salario vedi (link twitter);
  • Viale della Moschea: tratto scomodo di suo, perché ristretto dai parapedonali e dalla recinzione del parco che la vegetazione piega e deborda. si divide in tre parti
  • il tratto fra tangenziale e moschea: che termina all'altezza di via di Ponte Salario, risulta anch'esso CHIUSO DA ANNI al passaggio, sono presenti cartelli di divieto all'accesso da viale Parioli e all'incrocio con via di Ponte Salario stranamente manca su via Salaria, come più volte da me segnalato (link twitter).
  • il tratto fra via di Ponte Salario e viale Parioli: passa davanti alla piscina dove ci sono spesso auto parcheggiate, con tante strettoie e magagne che rendono faticoso viaggiare affiancati.
  • Viale Parioli: tratto semicancellato sul marciapiedi opposto che poi riattraversa per arrivare a Villa Glori.
  • Villa Glori: stretto, scomodo, malridotto, manca un pezzo indicato sui cartelli (link), che fine ha fatto, anche perché c'è un buco fino all'ingresso dell'Auditorium
  • Auditorium: sempre condizionata dalle attività dell'Auditorium, ultimamente è stato pasticciato l'asfalto perciò si è persa evidenza della presenza della ciclabile.
  • viale Tiziano: tratto ciclabile protetto da parapedonali con molti attraversamenti, di cui uno micidiale all'altezza del Palazzetto dello Sport, dove auto corrono in curva.
  • Ponte Milvio: l'arrivo da qui ci si congiunge con la Dorsale Tevere e prossimamene sulla bike lane LUngotevere Riva Destra (LURD), così l'ho ribattezzata, che arriva da Piazzale Flaminio.
Badate bene l'impegno è molto gradito ma se non è accompagnato da informazione, corretta e completa,  diventa un patetico pavoneggiamento.

Nella fattispecie non esiste un sito che indichi quali sono gli interventi correlati di:
  • tratto
  • tipo lavorazione
  • calendarizzazione
  • eventuale inaccessibilità 
  • ecc.
Solo tanti annunci che poi vengono utilizzati da chi veramente odia le biciclette, i ciclisti, la mobilità ciclabile o semplicemente è loro avversario politico, per ridicolizzarli danneggiano il concetto stesso di Mobilità Ciclabile.

2 commenti:

  1. Ciao bikediablo, il tratto che costeggia la tangenziale è percorribile, sono passato settimana scorsa per poi proseguire su via della moschea. Purtroppo su quest'ultima l asfalto è in condizioni pessime, scolorito e in più i rami che sporgono non vengono quasi mai potati.

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    1. Ci sono passato due settimane fa, e certamente è "percorribile" nel senso che tu ci passi, io ci passo, lui ci passa ecc.
      ma a nostro rischio e pericolo.
      in quanto come ho scritto più volte e linkato le immagini dei cartelli con segnale di PERICOLO, uno posizionato all'ingresso da Viale Parioli ed uno all'incrocio fra via della Moschea e via di Ponte Salario, riportano:
      "ATTENZIONE pista ciclabile interrotta tra via di Ponte Salario e via Salaria"

      Anni fa c'era addirittura una paratia di legno che bloccava l'accesso al tratto che costeggia la tangenziale poi rimossa (credo) abusivamente.
      Ho ripetutamente chiesto spiegazioni circa quei cartelli all'amministrazione Marino ed a quella Raggi, senza risposta o al massimo una manifestazione di incompetenza in merito.
      Siccome questo blog lo leggono in parecchi, mi preme segnalare questa situazione, perché se succede qualcosa e quei cartelli sono validi ci rimette il ciclista. Se invece il pericolo è cessato come mai non hanno mai tolto quei cartelli ?

      Sul tratto che costeggia la tangenziale si vedono palesemente spaccature nella pista ciclabile, ma come al solito noi romani (non ce l'ho con te) tendiamo a nascondere la testa sotto la sabbia per paura che chiusano la ciclabile.

      ti ringrazio comunque per il tuo intervento
      marco

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