giovedì 16 luglio 2015

Passaggi nei Parchi: I giardini della Garbatella

I giardini in questione, non si tratta di piste ciclabili, dedicati rispettivamente ad “Alessandro Malaspina” e “Lanzarotto Malocello” (vedi in fondo il paragrafo sulla toponomastica), sono collegati tra loro da un ponte (ciclo)pedonale di legno.

il ponte che unisce i due giardini
I giardini i trovano alla Garbatella in prossimità della linea ferroviaria sulla Cristoforo Colombo, vedi OpenStreetMap (link), consentono di evitare il passaggio su via Capitan Bavastro e sopratutto sulla Circonvallazione Ostiense, seppure con un dislivello importante soprattutto quando si viaggia in direzione della Colombo, ma ovviamente sono rasserenanti per chi non si trova a suo agio nel traffico o ha bambini al seguito.

Mappa di contesto tratta da OpenStreetMap


Giardino “Lanzarotto Malocello” accesso dalla Colombo.

L’accesso su via Cristoforo Colombo si trova sul marciapiedi della corsia direzione GRA, in prossimità del distributore di benzina, è un cancelletto piccolo ed anonimo, infatti non riporta indicazioni né toponomastiche (inducendo a pensare si tratti di un unico parco) né di orari di apertura/chiusura, tanté che il ciclomobilista Marco Latini, che me l’ha segnalata, mi raccontava di trovare spesso chiuso.

ingresso dalla Colombo, sulla destra,
percorrendo la corsia direzione GRA

l'ingresso visto di fronte con StreetView di GoogleMaps

Il percorso realizzato con le betonelle è subito in discesa, imboccare il viale centrale che poi vira verso il ponte.



Il ponte è la vera attrattiva di questo bi-Parco che appare molto artificioso.



Giardino “Alessandro Malaspina” uscita su via Bartolomeo Diaz.


Attenzione perchè la discesa dal lato opposto del ponte, che si trova nel giardino Alessandro Malaspina. è piuttosto ripida e ci sono sicuramente pedoni (moltissimi dei quali bambini).

l'uscita su via Bartolomeo Diaz
vista dalla strada
"Apertura dalle 7,00 al tramonto" varrà anche per l'altro giardino ?
Girando a destra su via Diaz (peraltro dotata di marciapiedi piuttosto deserti, almeno in questo periodo) ci si ricongiunge con  via Capitan Bavastro.

Toponomastica


Concludo con una riflessione che riguarda la toponomastica specifica e quella romana in generale. Forse influenzato dall’attualità pensavo che “Alessandro Malaspina” fosse una giovane vittima di qualche incidente, cercando informazioni ho invece scoperto che trattasi di un esploratore e navigatore, come pure lo era Lanzarotto Malocello.
Ben contento quindi, che per una volta non ci fosse “un dolore da ricordare” e ben comprendo che le vie del quartiere siano dedicate a navigatori spesso sconosciuti ai più, tanto un nome vale l’altro.
Ma nel caso dei parchi/giardini forse si poteva ricorrere a toponimi esistenti, o personaggi attinenti o magari anche solo più mnemonici. Nella fattispecie unificare con un nome unico e, che ne so, chiamarlo ad esempio:

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