Il vero fallimento della ciclabilità romana, colpa anche di noi attivisti,
non è (solo) la mancata realizzazione di nuovi tratti ciclabili, ma il
non aver ottenuto che fossero completati o corretti quelli esistenti.
Mi vengono in mente molti esempi:
- lo "snodo" di Piazzale Numa Pompilio;
- il cambio di carreggiata su viale della Sorbona che è da film horror;
- la connessione della ciclabile delle tre fontane con la fermata Metro Magliana e con la ciclabile tevere a via del cappellaccio;
- il tratto mancante sulla ciclabile testaccio su via zabaglia;
- ecc. ecc.
Pista Ciclabile su viale Palmiro Togliatti (2007) |
La
foto sopra è tratta dal blog di Marco Pierfranceschi che a suo tempo
(maggio 2007) l'aveva pubblicata nell'articolo sul defunto blog Roma Pedala.
Ringrazio Marco per il lavoro di recupero dei post perduti, ma... ecco...
quella foto insieme ai discorsi fatti in questi giorni, mi riempie di
rabbia.
E' vero c'è stata una amministrazione nefasta dal punto di vista delle ciclabilità, qualcosa ha fatto soprattutto sul fronte bici + metro (e poteva fare di più), e dal punto di vista dell'approvazione del piano quadro, per il resto è stato il nulla o quasi.
Ma
questa foto della Pista Ciclabile su Via Palmiro Togliatti è del 2007 !
in ben 6 anni non siamo riusciti ad ottenere che si spianassero quei
gradini, né che si ottenesse l'indispensabile collegamento del tratto
fra prenestina e viale franceschini (bypassando portaportese 2 e
soprattutto il viadotto della A24)... perchè tutto sommato dal lato di
cinecittà, la situazione non è proprio drammatica, ma ovviamente dovrebbe essere risolta anch'essa.
Eppure in questi anni
ho sentito tante lamentele, ma non un impegno concreto per quella pista, anzi spesso le critiche prestano il fianco a chi quella pista non la vuole perchè: toglie posti auto, toglie una ulteriore corsia alle automobili, toglie verde pubblico (?). Quindi inazione totale.
Paradossalmente si sono mossi molto di più quelli della pista ciclabile Nomentana, che ancora non è stata realizzata, nonostante le promesse dell'allora Assessore all'Ambiente Marco Visconti.
Eppure questa la ciclabile Torgliatti collega (collegherebbe vista l'interruzione non da posco) ben:
- 4 municipi,
- 2 linee di metropolitane (presto 3 con la fermata Parco Centocelle della Linea C)
- 5 consolari (tuscolana, casilina, prenestina, collatina e tiburtina)
- altre reti ciclabili (con poca spesa) anagnina/tor vergata, nobiliore/agricola/lemonia/parchi, bardanzellu
Insomma non parliamo di una ciclabilina periferica, eppure i ciclisti sportivi non la usano, dicono per colpa del fondo (metre il vero problema sono gli scalini di cui sopra), ma in realtà è una questione di allergia alle ciclabili che hanno anche molti ciclisti urbani che la criticano.
I residenti non la conoscono e/o la contestano,qualcuno addirittura pensa che sarebbe stato meglio costruirla in un parco...
Insomma cosa dovrebbero fare degli attivisti, tentare di farla completare o di farla saltare completamente, visto che è obbligatorio usarla ?
Io sarei per la prima ipotesi...
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