mercoledì 29 gennaio 2014

Ciclabile Nomentana: all'improvviso riciccia ma deformata

Interrompo ancora il silenzio per una irrinunciabile notizia, trapelata solo dopo che era già stata presentata (grazie ad un Ciclomobilista) e con solo 24 ore di tempo per presentare eventuali richieste di modifica. Per la verità era stata annunciata sul gruppo FB della ciclabile nomentana ma in mezzo ad altre decine di post completamente fuori contesto.
Da ieri c'è anche una minima presentazione sul blog Ciclabile Nomentana.

uno degli schemi presentati
(tratto dal blog Ciclabile Nomentana)
Lasciamo l'analisi di dettaglio del progetto ai ciclisti residenti, ma la cosa che appare eclatante è che dal progetto è stato tolto il tratto di via Nomentana che va dall'incrocio con Via Val d'Aosta fino al Ponte Tazio, soppiantato da una deviazione verso la Stazione Nomentana ed aggirando il quartiere per congiungersi al tratto finale della dorsale aniene su Via Valdarno.

Ne abbiamo parlato ad un'edizione straordinaria del ciclopranzo all'Eur, con alcuni ciclomobilisti, ed ovviamente il parere è negativo:
1. si tratta di un inutile prolungamento del percorso;
2. la zona per cui passa non è propriamente "bellissima" di notte;
3. la pendenza di via Val d'Aosta è minore ma non di moltissimo;
4. la pista su via Valdarno già ora è problematica per la presenza di pedoni.

Inoltre aggiungo a titolo personale alcuni quesiti:
1. come è possibile che i municipi possano decidere su una strada che è di competenza del Comune;
2. e come mai non si hanno notizie al riguardo da parte dell'amministrazione centrale ?
3. L'Assessore Improta, la Delegata alla ciclabilità (?) Stefania Giusti e la cabina di regia sono coinvolti ?
4. Come si associa al piano quadro ?
5. E soprattutto sto modo carbonaro di fare le cose nel 2013 è ancora accettabile ?

Insomma siamo alle solite, scelte carbonare, che coinvolgono solo marginalmente i ciclisti urbani, cui resta solo l'onere di scervellarsi per capire come rosicchiare marginali miglioramenti.
Il rischio è di realizzare per l'ennesima volta un prodotto non fruibile adeguatamente per la mobilità quotidiana da chi già ora usa la bici, di non invogliare nuovi possibili utenti e di non avere nemmeno il gradimento dei ciclisti della domenica...

venerdì 24 gennaio 2014

Via Filippo Meda

Interrompo temporaneamente il periodo di quiescenza per segnalare una pista ciclabile al Tiburtino di cui non ricordo di aver avuto notizia prima di averla pubblicata qualche giorno fa sul forum dei Ciclomobilisti. Il tratto estremamente esiguo (neanche 200 mt. misurando con googlemaps) si trova nel quartiere Pietralata (via dei Durantini), fra via Filippo Meda e via Amoretti. Inaugurata nel Novembre 2011 dal Alemanno/Ghera con quest'ultimo che dichiara (a quanto riportato da RomaToday):
Via Filippo Meda al Tiburtino: apertura del nuovo mercato rionale
"il progetto prevedeva solo un mercato [...] ma poi è stato arricchito con un'area parcheggi e con un pezzo di pista ciclabile, il primo tratto che, una volta ultimata, permetterà di collegare il quartiere Monti Tiburtini con il quartiere Portonaccio fino ad arrivare all'Aniene"


foto dal blog RomaFaSchifo

lunedì 30 dicembre 2013

Chiudiamo per un po'...

Per non essere proprio negativi ho pubblicato la proposta di un tratto ciclabile, ma nel penultimo post  l'amara considerazione sul degrado della Ciclabile Furio Camillo che ho seguito dalla sua nascita, tentando di migliorarla e poi inutilmente di difenderla dall'inciviltà dilagante, predicando nel deserto del cicloattivismo romano che, salvo singoli, salta continuamente di palo in frasca senza preoccuparsi del depauperamento dell'esistente.
 
Qualcuno sostiene che questo blog è "troppo chiuso", perché limita molto i commenti moderandoli, ma è un dato di fatto che chi commenta a parte rare eccezioni, da sfogo a malumori personali e non è costruttivo. Senza contare che un blog non è fatto per le discussioni, altrimenti sarebbe stato sufficiente RomaPedala ed inutile crearne un doppione, mentre le discussioni si portano avanti più proficuamente su un forum, che abbinato ai blog ed alle foto consente di avere un panorama completo della mobilità ciclabile, romana.
 
Non ho riscontrato un salto di qualità rispetto al mio impegno documentaristico, ed ho altresì toccato con mano l'impotenza della giunta Marino, che in 6 mesi non ha prodotto alcun elemento positivo in favore della mobilità ciclabile, neanche quelli a costo zero, anzi lasciando ancora all'abbandono ed al degrado quel poco di patrimonio ciclabile acquisito in ere precedenti.
 
Quindi mi accingo a bloccare per un po' l'attività del blog visto che non riesco a smuovere nulla.
 
Rimango attivo sul forum dei Ciclomobilisti.
 
bikediablo.

[PROPOSTE] Marciaciclo Casilina: potrebbe diventare una ciclabile a basso costo, con due secchi di vernice

Una ciclabile non è solo un posto dove pedalare sicuri, altrimenti sarebbe sufficiente usare alcuni marciapiedi (dove è proibito pedalare), quello che non comprende la maggior parte (purtroppo) dei ciclisti è la pericolosità delle conseguenze non solo fisiche ma anche legali di un incidente causato da una bici su un percorso in cui non può stare.
 
Sul forum dei Ciclomobilisti abbiamo spesso segnalato i cosidetti marciacicli, ovvero percorsi su marciapiedi ampi e deserti che costeggiano strade a scorrimento veloce, poco illuminate o comunque talmente pericolose da sconsigliarne il passaggio.
Lo scopo della segnalazione che non è un mero consiglio all'uso, che sarebbe anche illegale, ma far maturare una presa di coscienza di posti che potrebbero, con due secchi di vernice (come amava dire Caio Fabricius di RomaPedala), diventare delle ciclabili salvifiche per chi usa la bici quotidianamente.
 
Fra questi marciacicli c'è il tratto di marciapiedi che costeggia la carreggiata destra di via Casilina, tra via di Centocelle e via Palmiro Togliatti, in direzione GRA. In pratica bordeggia tutto il tratto del Parco di Centocelle e si congiungerebbe alla Dorsale Ciclabile Togliatti.
 
Gli unici interventi oltre la pittura e l'apposizione di segnaletica sarebbero due o tre sistemazioni, che paradossalmente dovrebbero essere già dovuti nei confronti di pedoni, genitori con passeggini e carrozzine, per non parlare dei disabili.
 
Questo  un ruscelletto che da anni attraversa il marciapiedi
ora con un accampamento abusivo si è colorato di... escrementi ed altro
 

Furio Camillo ciclabile ormai pericolosa, girate al largo!!

un pericolosissimo scalino creatosi nella corsia in discesa

Appelli a destra ed a manca, all'ex Assesore Visconti, all'Ufficio Bici nella persona di Marco Contadini, all'allora Municipio IX nella persona della Presidente Fantino e dell'Assessore alla Mobilità e di quello al Commercio, ai vigili del IX gruppo, all'allora Presidente della Commissione Sicurezza Santori... Tutto inutile... automobili e moto parcheggiate sopra, furgoni e cassonetti dell'AMA, ultimamente lavori di manutenzione dei palazzi circostanti, hanno portato la ciclabile ad un budello inservibile anzi pericolosissimo per i ciclisti che la userebbero per spostarsi nel quartiere o per passarci nel percorso casa-lavoro-casa. Spesso snobbata anche dai ciclisti, anche da quelli che vorrebbero salvare la vita ad altri.

giovedì 14 novembre 2013

Caracalla - viale Guido Baccelli: pari opportunità al semaforo ?

attraversamento ciclopedonale fronte FAO
Di fronte all'ingresso carrabile della FAO, su viale Guido Baccelli, c'è un attraversamento ciclopedonale lungo la pista ciclabile "dorsale colombo".
Il semaforo, che come si vede dalla foto è correlato a quello più avanti, inspiegabilmente scatta verde per pedoni e ciclisti alternativamente rispetto all'altro che sta più avanti. 
In pratica occorre attendere due cicli di semaforo per attraversare, nonostante le pochissime auto che potrebbero girano a destra restano comunque bloccate dalla coda di quelle ferme al semaforo successivo. Non sarebbe ora di uniformare gli scatti riducendo così il tempo di attesa ?
Tra l'altro molti pedoni e ciclisti, sbagliando,  si azzardano comunque a passare, ma rischiano di essere travolti da (e/o travolgere) moto e motorini che sgusciano fra le auto ferme, addirittura a volte contromano!
A qualcuno frega qualcosa oltre a me ?

mercoledì 30 ottobre 2013

Fori Imperiali: pedonalizzazione e mobilità ciclabile

Questo post non parla di ciclabili, anche se il sindaco Marino ha preannunciato i lavori per una pista ciclabile su via dei Fori Imperiali entro fine anno, ma di un tratto di strada tra via Merulana e Piazza Venezia che è molto usato dai ciclisti per spostarsi.
Però questo post ha ragion d'essere in quanto pochi ciclisti, me compreso a volte, conoscono la reale situazione esistente in zona in seguito all'operazione di cantierizzazione per i lavori della Metro C, erroneamente ribattezzati "pedonalizzazione".


dettaglio del cartello che esclude le bici dal divieto
di transito su via dei Fori Imperiali

venerdì 25 ottobre 2013

Resoconto incontro del 23 ottobre 2013 con la delegata Stefania Giusti.

dal forum dei Ciclomobilisti:
"La Sig.ra Giusti è stata delegata dall’Assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Guido Improta, di seguire la mobilità ciclabile che da luglio ha ereditato dall’Assessorato all’Ambiente che mantiene però la delega per le pulizia delle piste ciclabili.

Si è presentata e ci ha detto subito che l’assessorato ha preso visione del Piano Quadro e dello stato dell’arte della ciclabilità romana, quindi ha iniziato a spiegare le intenzioni dell’Amministrazione Marino, ossia preparare un documento da inserire nella presentazione del Bilancio del Comune di Roma per i prossimi 3 anni, per un finanziamento pari a 30 milioni di Euro. Nel documento dovranno inserire quelle che secondo i ciclisti romani sono le priorità. Per determinare queste priorità hanno iniziato un percorso di partecipazione coinvolgendo le associazioni ed i gruppi di ciclisti, fra cui i Ciclomobilisti.

La pulizia delle ciclabili ed i lavori collaterali

dopo i lavori restano i rifiuti. rischio forature
Settimana scorsa tornando a casa dal lavoro ho trovato sulla pista ciclabile a Tre Fontane, i mucchietti i residui dei lavori di rimozione di sterpaglie e rampicanti, che incaricati del Comune di Roma stavano togliendo al mattino dal muro che costeggia la pista ciclabile.
I mucchietti erano niente perchè lungo tutto il tratto di pista dal Luneur fino al ponte ciclopedonale c'erano in terra spine ed altri residui che mi hanno bucato la gomma posteriore.
Non è la prima volta che accade, sia li che in altre zone, fanno i lavori, sulla ciclabile o meno, ma poi non puliscono l'area di intervento. Altra cosa incivile è che posteggino i furgoni sulla ciclabile, per due motivi essenziali:
1. il primo evidentissimo quello di non mpedire completamente il passaggio dei ciclisti, un minimo disagio è comprensibile, il blocco totale senza preavviso, proprio mentre si va o torna dal lavoro è micidiale;
2. il secondo motivo è la protezione della pista ciclabile stessa, perchè il materiale di cui è ricoperta si crepa o si crepa l'asfalto, con danni che alla lunga rendono inutilizzabile la pista.

Chi fa manutenzione delle o sulle piste ciclabili non può non conoscere queste semplici nozioni che dovrebbero essere di buonsenso. Ho segnalato la cosa all'Assessore Estella Marino il cui assessorato è ancora responsabile per la pulizia delle piste ciclabili. Vedremo